Castelluccio di Norcia, Pian Grande, Umbria. Una vallata in fiore. Il rosso, il bianco, il viola e il giallo. In fila per sei col resto di due.
Le corolle gialle della Senape selvatica e i Papaveri rossi rossi rossi – alti alti alti. Il Leucantemo e la Legousia speculum – veneris, lo “specchio di Venere”. Il Fiordaliso che si fa attendere ma poi arriva sempre.
In questo 2018 la Fioritura è stata una delle più belle degli ultimi anni. Novità per alcuni, appuntamento fisso per altri. Da vedere assolutamente almeno una volta nella vita, abitudine preziosa. Un’atmosfera surreale circonda questa vallata. I colori creano suggestioni magiche, come in un quadro. Il silenzio regna sovrano accompagnato dal canto delle cicale.
Da una parte i Sibillini e dall’altra Castelluccio di Norcia in alto che domina la valle. Distese di fiori che ondeggiano al ritmo del vento. Una danza. Un bacio. Un incontro.
Uomo e natura lavorano insieme e creano questo incanto che tocca il punto massimo della sua bellezza nei primi dieci giorni di Luglio. Tutti gli anni. Ma ogni anno in modo differente, in base alla semina. La scacchiera cambia sempre ma la sensazione di intimità che questo posto ci regala è la stessa. Non cambia mai. Incantevole.
Proprio come una tela il paesaggio si compone di trame e colori. In base al giorno e alla settimana in cui visiterete Castelluccio di Norcia troverete uno spettacolo diverso. Motivo? Semplice – semplice svelare l’arcano. La Senape selvatica, i Papaveri, il Leucantemo, la Legousia speculum e il Fiordaliso non hanno gli stessi tempi di fioritura. Chi arriva prima, chi dopo. C’è chi se ne va via un pò in anticipo rispetto a quelli che preferiscono rimanere fino alla fine. Infondo la Fioritura è simile ad una festa. Tanti invitati, vestiti meravigliosi, scenografia da favola, ottimo sottofondo musicale.
Noi che amiamo questo luogo aspettiamo già la Fioritura del prossimo anno.
F.