Marrakech. Una città, il profumo di the alla menta, i colori dei Giardini Majorelle. Irresistibile, mistica, suggestiva. Chi non è mai stato affascinato dalla magia del Marocco?
Non vi farò il solito elenco trito e ritrito dei posti da vedere, per quello c’è Google. Vi dirò cinque cose da fare. Solo cinque. Le mie preferite.

1. Prendere il the alla menta da una delle terrazze di Piazza Jemaa el Fna.
Scegliete uno dei caffè intorno alla piazza, entrate, salite le scale, sedetevi e ordinate il the alla menta. Si, anche se fa caldo. Sarà la cosa più buona che avrete mai bevuto. A fare da sfondo alla magia di questo momento ci saranno il Sole che tramonta, il richiamo alla preghiera del Muezzin, chiromanti e incantatori di serpenti.

2. Fare compere nel souk.
Siamo sempre in Piazza Jemaa el Fna, all’ingresso del souk. Le bancarelle vendono stoffe e uova di struzzo. Ci sono erboristi, ammaestratori di scimmie, cantastorie e maghi. Bevete una spremuta d’arancia e mangiate qualche dattero. Da qui entrate nel souk e perdetevi tra i vicoli stretti camminando tra i mille piccoli negozi. Non saprete dove siete e nemmeno dove state andando, ma a un certo punto vi ritroverete sicuramente in Place des Epices, la piazza delle spezie. Curry e Zafferano. Tutte le sfumature dell’arancione e del giallo. Tutti gli odori del Marocco.

3. Innamorarsi dei Giardini Majorelle.
Pensate di aver visto tutti i colori del Marocco nel souk? Ne manca uno: il BLU MAJORELLE. Il colore creato da Yves Saint Laurent per la sua villa. Lo stilista nel 1966 scopre la città e ne rimane incantato. Da questo luogo magico non se ne è mai più voluto andare, le sue ceneri sono state cosparse nel roseto. Bambù e fiori di loto. Un’oasi di pace che non è possibile saltare se siamo a Marrakech.

4. Respirare la Madrasa di Ben Youssef.
Ci immaginiamo il Marocco come terra di contrattazioni, mercati e caos. Invece ci sono così tanti luoghi in cui respirare la vera essenza della pace. Uno è la Madrasa di Ben Youssef, scuola coranica arabo-andalusa e capolavoro dell’architettura tradizionale marocchina. Marmi e stucchi. Cortili e giardini. Uno specchio d’acqua. La religiosità.

5. Cenare nel Mercato di Piazza Jemaa el Fna.
Siamo di nuovo qua. Ma ora è notte. Le luci della città. Gli odori della cucina tipica. I sorrisi di chi vi cucinerà la migliore Tajine. Sarà buono e sarà divertente. Lasciate stare i ristoranti chic della parte nuova della città, è in questo mercato che passerete la serata più bella del vostro viaggio a Marrakech.
Lo so che state già guardando i voli.
F.